mercoledì 16 settembre 2009

I Calanchi Hanno Gli Occhi - Tursi



No al nucleare



Salve lettori di kinokivideo, volevo sollecitare una notizia che da tempo circolava, e che ora sembra che stia venendo a “galla”. Sono due mattine che mi alzo, e leggendo i giornali noto delle strane notizie che riguardano la nostra regione, precisamente la Basilicata.
In questi giorni il pentito della ‘Ndrangheta Francesco Forti ha indicato alla procura di Cosenza
alcuni siti dove sarebbero state affondate navi con carichi di bidoni altamente tossici, addirittura con sostanze radioattive. Bene i siti iniziali sarebbero quelli della regione Calabria, esattamente a largo di Cetraro e Amantea.
Ma la cosa che mi ha colpito di più è stato il giorno seguente, Maratea e Metaponto anche esse sono state indicati come possibili siti dove sarebbero state affondate “le barche dei veleni” con carichi altamente tossici.
Ora i relitti ancora non sono stati trovati, ma se le deposizioni del pentito sono veritiere, allora la nostra regione dovrebbe incominciarsi a preoccupare seriamente.
Ieri sera (15/09/2009) il Tg3 nazionale dava la notizia che la procura ha aperto l’indagine in Basilicata sui siti e sui possibili autori di tale “violenza territoriale”, sarebbe stati messi sotto inchiesta alcuni operatori dell’Enea. Ora siamo davvero preoccupati, perché seguendo un filo logico, l’Enea si trova in materia, per quanto riguarda produzione di sostanze tossiche e radioattive. Il difficile smaltimento di tali sostanze, comporterebbe una spesa onerosa, sia per lo stato, sia per le aziende di stoccaggio, quindi quale metodo migliore che quello di affondare o sotterrare i veleni?
Ho detto bene, SOTTERRARE, perché stamane la Gazzetta del Mezzogiorno (16/09/2009) ha pubblicato un articolo allarmante. Il Pollino, Pisticci e i Calanchi di Tursi sono sotto sorveglianza dagli istituti nazionali di geofisica e vulcanologia (INGV) e l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), causa possibili siti di rifiuti tossici individuati con le dichiarazioni del pentito e analizzate dai satelliti utilizzati da questi enti nazionali. Quindi l’indagine si sta allargando e stanno arrivando notizie sconcertanti per il nostro piccolo Paese.
In questi giorni si parla di nucleare, ancora una volta il ministro Scajola annuncia il suo piano sul nucleare, e addirittura girano voci sui giornali regionali che sarebbero stati di nuovo indicati dieci siti in Basilicata per la nascita di zone per lo stoccaggio dei rifiuti radioattivi. Bene noi abbiamo condotto una battaglia non poco tempo fa, ed ora siamo di nuovo alle solite. Scanzano Jonico non ci ha insegnato niente, e come sempre per i profitti si fa questo ed altro. Infatti se i “bidoni radioattivi” dovessero venire a galla, come le navi di Amantea Cetraro, penso che del nostro territorio la gente non interessa nulla. Questo è grave, noi Lucani e soprattutto tursitani non abbiamo nessuno controllo sul nostro territorio. Speriamo che il nostro paese non diventi come il sito di deposito dei rifiuti di quel film: “ Le colline hanno gli occhi” di Wes Craven 1977. Un’ipotesi davvero catastrofica, che comporterebbe al nascere di problemi di salute e del nostro territorio. Spero che le indagini portino a buon fine questa situazione, perché non possiamo essere vittime di un sistema criminoso sul nostro territorio, e soprattutto sulla nostra pelle.
Inoltre invito le autorità a chiarire questa situazione ed informarsi su quello che sta accadendo al nostro territorio, coinvolgendo i cittadini tutti, del nostro paese sulla reale situazione che sta attraversando in materia. Il mio documento vuole essere solo un mezzo per informare tutti i cittadini
di Tursi sulla situazione, e che faccia riflettere noi tutti su questa drammatica situazione.

Domenico Carlo Pontevolpe

1 commento:

Anonimo ha detto...

leggere l'intero blog, pretty good