sabato 5 settembre 2009

Il Grande Sogno - Attacco a Placido

ROMA - Michele Placido parla di un attacco squadrista, il sindaco Alemanno gli assicura solidarietà, il centrosinistra parla di un nuovo segnale del clima d'intolleranza che sta soffocando la Capitale. E' ancora polemica a Roma, questa volta per via di un film, Il grande sogno, dello stesso Placido (che sarà presentato alla Mostra del Cinema di Venezia il 9 settembre e uscirà al cinema l'11) e di un gruppo di destra, il Popolo di Roma, che ha deciso di boicottarlo con tanto di picchetti fuori dalle sale cinematografiche. Ma l'incendio, appena divampa, viene soffocato. I militanti tornano sui loro passi: "Non volevamo dare un'immagine oscurantista, siamo stati fraintesi e ci fermiamo qua, nessun boicottaggio".

Manifesti oscurati e picchetti. Durante la notte sono stati oscurati i manifesti pubblicitari del film, con lo slogan "No 68". A rivendicare l'azione Giuliano Castellino, portavoce de Il Popolo di Roma: "E' stata l'anteprima della nostra campagna, anche il Popolo di Roma sarà presente davanti alle sale dove si proietterà il film ma solo per informare tutti i cittadini che quello del '68 non è stato un grande sogno bensì una grande tragedia. Il vero grande sogno è rovesciare il '68 e mandare a casa chi ha distrutto la cultura nazionale e diffuso ateismo, materialismo, droga, odio e lotta di classe".

Placido: "Attacco squadrista". Per il regista l'attacco al suo film "è una minaccia squadrista come non si sentiva da tempo". Per questo chiede al sindaco di intervenire "per garantire, anche agli spettatori, quella sicurezza che vuole assicurare a tutti i cittadini di Roma".

Alemanno: "Andrò alla prima". Alemanno condanna l'azione del Popolo di Roma: "Non solo garantisco a Placido la piena fruizione del suo film, ma lo andrò a vedere e farò in modo che possa avere la massima proiezione esterna. Ritengo - continua - che l'espressione artistica e culturale debba essere non solo libera, ma incentivata in tutte le sue declinazioni". Per questo "qualsiasi tentativo di criticare dal punto di vista ideologico le produzioni artistiche è un fatto negativo e inaccettabile per la città di Roma". Il primo cittadino ha poi chiamato Placido e ha anche accettato il suo invito ad assitere alla prima del film a Roma "anche per testimoniare il mio personale rispetto nei confronti di un grande attore e regista che da tempo si impegna, e lo sta facendo anche sotto la nostra amministrazione, per promuovere la cultura nelle periferie romane".

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