sabato 14 marzo 2009

Le mani sulla città 2



Siamo di nuovo alle solite... il governo propone un nuovo piano per l'edilizia in Italia. Molte persone si sono impegnate per fermare questa grave situazione, raccogliendo le firme per non far passare a legge quest'idea del governo.
Vi vorrei ricordare che il piano che stanno per adottare al governo Berlusconi è stato realizzato alla fine della seconda guerra mondiale, quando l'Italia si trovava in gravi crisi economica.
Molti autori cinematografici hanno descritto questa realtà facendoci capire quali sono state le conseguenze di questo progetto "anti-ambiente" e a favore della speculazione edilizia. Francesco Rosi è stato protagonista con il suo film "LE MANI SULLA CITTA' 1963 " descrivendo una Napoli nelle mani dei politici e degli ingenieri d'Italia, creando il fenomeno del "Sacco".
Vi allego un video tratto da yuotube del film di Francesco Rosi.
Buona visione il film è consigliatissimo.

venerdì 13 marzo 2009

La Storia di Antonio Passannante ora diventa un Film


Ciak a Matera: si gira un film su Passannante MATERA – Cominceranno a maggio in Basilicata le riprese del film, diretto da Sergio Corbucci, sull'anarchico lucano Antonio Passannante, che nel 1878, a Napoli, attentò alla vita del re d’Italia, Umberto I, ferendolo leggermente, e che fu detenuto a lungo in condizioni disumane. Lo ha annunciato l’assessore alla cultura della Provincia di Matera, Giuseppe Digilio, al termine di «Teatriamo», una rassegna dedicata al teatro emergente: «Corbucci – ha detto Digilio – girerà alcune scene anche in provincia di Matera, nei luoghi che furono teatro del brigantaggio. Il regista selezionerà alcuni dei 175 attori delle 13 compagnie locali che si sono esibite in 'Teatriamò». La vicenda di Passannante è stata rievocata anche dall’attore Ulderico Pesce, promotore di iniziative per ottenere il trasferimento in Basilicata, a Savoia di Lucania (Potenza), dei resti dell’anarchico. Nel paese lucano da anni si discute sul ritorno all’antico nome, Salvia, cambiato in Savoia di Lucania dopo l’attentato, come atto di riparazione verso la monarchia.

Gazzetta del Mezzogiorno

sabato 7 marzo 2009

Lancio Di Keplero, alla scoperta della "Terra"


La Nasa alla ricerca della nuova Terra

In orbita il telescopio cacciatore di pianeti extraterrestri. «Non cerchiamo Et, ma la casa dove potrebbe vivere»

In orbita Keplero

MILANO

- Per la ricerca di una nuova Terra attorno ad un'altra stella della nostra galassia Via Lattea forse è arrivato il momento tanto atteso. La Nasa ha lanciato con successo da Cape Canaveral «Keplero», il primo cacciatore spaziale di pianeti extraterrestri. È un corposo osservatorio alto cinque metri che nasconde al suo interno un telescopio di 1,4 metri di diametro capace di convogliare la luce cosmica su una camera con 95 milioni di pixel, la più potente mai lanciata. Il tutto è stato studiato appunto per scovare intorno a stelle simili al Sole nuovi pianeti della dimensione del nostro globo azzurro sistemati nella «zona abitabile», cioè alla giusta distanza dalla stella madre per consentire un equo flusso di energia in grado di alimentare la vita.

«Non speriamo di trovare Et — ha notato William Borucki del centro Ames della Nasa e coordinatore della missione — ma piuttosto la casa dove potrebbe vivere ». E questo sarebbe già un risultato straordinario. Ma l'impresa non sarà semplice. Finora con i telescopi terrestri a partire dal 1995 si è già rilevata la presenza intorno ad altre stelle della galassia di 340 pianeti. Però nella quasi totalità sono dei giganti gassosi come Giove. Di qualcuno roccioso ci sono solo indizi e per le immagini, finora solo il telescopio orbitale Hubble è riuscito di recente a cogliere una traccia che aiuta poco gli astronomi. Serviva proprio uno strumento concepito per l'ardua caccia e così la Nasa progettava Keplero investendo 600 milioni di dollari allo scopo di condurre il primo censimento dallo spazio di pianeti extrasolari. L'indagine riguarda solo una regione limitata della Via Lattea dove si possono scorgere le costellazioni del Cigno e della Lira, che hanno già attirato l'attenzione del cacciatori di pianeti. In questo territorio infatti hanno catturato da Terra quattro corpi «gioviani» che saranno utilizzati come campioni di riferimento per scovarne altri ma più piccoli.

Il metodo sarà sempre lo stesso: cogliere una variazione nella luminosità della stella quando il pianeta le transita davanti. Un altro metodo utilizzato da Terra con tutte le incertezze del tremolio atmosferico misura le anomalie nella posizione dell'astro causate dalla forza di gravità di un corpo che gli gira attorno. Per conquistare qualche risultato Keplero punterà per tre anni e mezzo il suo occhio sull'obiettivo scandagliando ogni mezz'ora centomila stelle. Le probabilità di cogliere un pianeta della nostra taglia su un'orbita come quella terrestre è dell'uno per cento. Se tutto andrà come ipotizzato dagli scienziati il risultato finale dovrebbe portare alla scoperta di alcune centinaia di nuove terre. «Se invece Keplero non le troverà — aggiunge Borucki — vuol dire che i pianeti come il nostro sono davvero rari nell'universo e noi siamo forse gli unici». «Quando volavo sullo shuttle — ricorda l'ex astronauta e astrofisico Umberto Guidoni — sognavo di poter viaggiare verso un altro pianeta. Ora Keplero porterà almeno il nostro occhio ».

Corriere.it Giovanni Caprara

giovedì 5 marzo 2009

Robin Williams - Problemi al cuore

Cancellati quattro show in florida

Robin Williams ricoverato in Florida

L'attore viene tenuto in osservazione: ha avuto problemi di respirazione


NEW YORK - Problemi di cuore e di respirazione per Robin Williams: secondo quanto riporta il Miami Herald l'attore è stato ricoverato in terapia intensiva in un ospedale di Miami. Williams, che aveva cancellato quattro show in Florida, viene tenuto in osservazione.


05 marzo 2009 Corriere della Sera

lunedì 2 marzo 2009

Nemico Pubblico N.1 - L'istinto di morte * * * *


Titolo originale L'Instinct de mort. Azione, durata 113 min. - Francia, Canada, Italia 2008. - Eagle Pictures data uscita 13/03/2009.
La storia vera e travolgente di Jacques Mesrine, il più famoso gangster della storia di Francia
Nemico pubblico n.1 inizia con l'uccisione, esecuzione, nel traffico parigino di Jacques Mesrine. Attorno alla sua figura, quella di un gangster mediatico, narcisista e violento, Richet costruisce un dittico concepito come due film autonomi, basato sull'autobiografia scritta in carcere dallo stesso Mesrine (che si legge mérin).
Tornato dalla guerra d'Algeria Mesrine rifiuta il lavoro proposto dal padre e inizia un'ascesa senza precedenti nella malavita locale, tra rapine e sparatorie. Malgrado le suppliche della moglie spagnola che gli darà tre figli, diventa, tra gli anni '60 e '70, il gangster più ricercato di Francia. Costretto all'esilio in Canada, sarà arrestato e fuggirà in modo rocambolesco da una delle prigioni più dure dello stato.
Il primo episodio, dalla messa in scena secca e nervosa, ha il pregio di rifarsi ai classici film d'azione degli anni '70 all'americana, con una costruzione dei personaggi credibile e una struttura narrativa avvincente. Un Vincent Cassel con parecchi chili in più si cala nel ruolo in maniera camaleontica: più che adeguato, Cassel pare l'attore necessario alla parte di Mesrine. Gérard Depardieu e Cècile de France supportano un film completamente incentrato su una persona. Nemico pubblico n.1 - L'istinto di morte è infatti un ritratto, più che un poliziesco, che cerca nelle azioni e nei comportamenti di Mesrine una risposta alla violenza, una denuncia alla società, o il punto esatto in cui il suo percorso è divenuto una strada senza uscita. Ma sembrano più tanti piccoli cambiamenti a portare gradualmente la vita di Mesrine verso il baratro.
Nemico pubblico è riuscito appunto perché non riesce a darci alcuna risposta. Senza mitizzarlo né demonizzarlo, Richet non nasconde una profonda fascinazione per il personaggio. E in un'adeguazione del punto di vista, il film, come lo spettatore, cerca di capire qualcosa di una persona che ha suscitato fiumi d'inchiostro oltre che di sangue. Mesrine però fugge sempre, dalle prigioni come dallo schermo.


MyMovie2009 Matteo Treleani