domenica 24 febbraio 2008

Libera la scimmia - Blister by All Music

Video realizzato per un format televesivo condotto da Dj Albertino su All Music.
Visitate il sito http://www.allmusic.tv/static/blister.html se volete partecipare anche voi a questa iniziativa.
Buona visione a tutti e liberate la vostra scimmia.

sabato 9 febbraio 2008

Berlinale: un petroliere americano in Germania

Presentato ieri con successo il nuovo film di Paul Thomas Anderson con Daniel Day Lewis.

di Chiara Renda
Una storia di avidità
Dopo l'apertura col documentario rock di Scorsese sui Rolling Stones, ieri è stato Il petroliere ad animare Berlino, un intenso dramma sull'avidità umana che il giovane talentuoso Paul Thomas Anderson ha tratto dal romanzo "Oil" di Upton Sinclair. Delle 500 pagine scritte nel 1927, il regista ha scelto di concentrarsi sulla parabola di vita di Daniel Plainview, il petroliere di cui il film segue l'incredibile arricchimento e poi l'autodistruzione dal finire dell'Ottocento agli anni '30. Anderson – già vincitore di un Orso d'Oro per Magnolia – è tornato a Berlino accompagnato dal protagonista della sua ultima spettacolare creazione, Daniel Day-Lewis, che ironizza sulle otto nomination all'Oscar (per lui è la quarta dopo il premio per Il mio piede sinistro e le candidature per Gangs of New York e Nel nome del padre) cui il film è candidato: "Penso che li vinceremo tutti, anche nelle categorie in cui non siamo candidati!". Accanto a lui, c'è anche il giovane Paul Dano, già visto in Little Miss Sunshine e Fast Food Nation, nella parte del giovane pastore della chiesa locale che lo ammonisce sulle sua perdità di umanità: "Il testo di Sinclair spazia dalla rivoluzione russa a Hollywood", ha dichiarato Anderson, "fra le tante prospettive possibili, quella del confronto fra i due ci è sembrata la più interessante e feconda".

La musica continua
Accolto favorevolmente dalla stampa, Il petroliere ha affiancato l'altro evento della giornata di ieri, che ha proseguito sulla scia lasciata da Scorsese e i Rolling Stones l'aspetto musicale di questa 58^ Berlinale. Il grande musicista Neil Young, presentando il suo documentario CSNY Deja Vu, girato sotto lo pseudonimo di Bernard Shaker, ha dichiarato pessimisticamente: "Le canzoni non possono cambiare il mondo". Un intervento politico quello di Young, che ha proseguito: "L'America è una società democratica, ma non credo che questo significhi che dobbiamo imporre la democrazia ovunque andiamo. Le guerre sono soltanto un modo sbagliato di risolvere i problemi". Quando poi una giornalista gli ha rivolto una domanda su Bush, il musicista ha tirato fuori la sua vena ironica: "Non posso rispondere riguardo a quello che non va in Bush, ci vorrebbe troppo tempo; parliamo piuttosto di quello che va in Bush, la risposta è molto più breve: penso che dal punto di vista fisico sia a posto, è un buon esempio del fatto che le persone della sua età possono essere ancora in buone condizioni fisiche".
Staremo a vedere come se la caverà oggi l'altro film musicale molto atteso diretto da Steven Sebring, Patti Smith: Dream of Life, il ritratto documentario della grande artista americana. E in attesa anche dell'altra protagonista musicale del festival, Madonna, nella giornata di oggi verranno presentati in concorso il messicano ¿Te acuerdas de Lake Tahoe? di Fernando Eimbcke, il drammatico Gardens of the Night di Damian Harris con John Malkovich, e soprattutto Julia, ultima fatica di Erick Zonca, apprezzato autore de La vita sognata degli angeli.

Fonte My Movies